sabato 19 settembre 2009

Prime pagine del primo capitolo FW 3-7

Ho trovato questo riassunto di Finnegans Wake nel web.
Dopo aver letto la traduzione in italiano di Anna Livia Plurabelle fatta dallo stesso Joyce, tradendo/traducendo se stesso e reinventandosi in altra lingua, ho deciso di divertirmi tradendo/traducendo un testo che non si puà tradurre, ma solo tradire!

The online shorter Finnegans Wake
(FW I.1 thru I.4, ch1-4)
Jorn Barger Aug-Sept 1999 (updated May2003)
[Anche Antony Burgess ha cercato di farlo, ma io penso che la sua versione sia molto, molto fiacca. Tutto ciò che io ho fatto è stato tagliare delle frasi e delle sezioni, eliminando le grandi divagazioni con brevi sommari. In generale questo riporta le strutture di sentenze del First Draft Version of FW [FDV]. Ma io ho anche cercato di includere tutte le frasi che suonano meglio, così quando il senso è oscuro, basta semplicemente ascoltarne il suono.]
Vanity Fair (1929): " Gli abbozzi in Work in Progress sono da considerarsi consecutivi e interrelati?"
Joyce: "È tutto consecutivo ed interrelato».
Cominciamo dalla fine, composta nel 1938.
Anna Livia Plurabelle Earwicker - una personificazione del fiume Liffey - sta fluendo nella baia di Dublino, morendo simbolicamente e rinascendo come sua figlia Isobel [Isobella], morendo come un albero perde le foglie, il fiume Liffey scorre verso l'oceano mascolino, suo marito, il padre incestuoso:
... ed è vecchio e vecchio
è triste e vecchio
è triste e stanco io ritorno a te.
mio freddo padre,
mio freddo pazzo padre,
mio freddo pazzo pauroso padre,
finché la vista vicina della mera sua grandezza,
le sue moili e moili, moananoando,
mi rendono fango di mare nauseato di sale
e affluisco, mio unico, nelle tue braccia.
Le vedo alzarsi!
Salvami da quelle terrbli force!
Due più. Unodue piuementi più. Così. Avelavale.
Latino “ave et vale” = salve e addio
Francese “l’aval” = la valle
Alluvial = alluvionale
Le mie foglie mi vengono strappate. Tutte. Ma una ancora mi resta.
La terrò con me. Per ricordarmi. Lff!
Così soft stamattina, nostra. Sì.
Portami lontano, babbo, come hai fatto attraverso la fiera del giocattolo!
So l’ho visto piombare su di me ora
Sotto ali biancospiegate come se venissero da Arkangeli
Affondo morirei ai suoi piedi, umilmente in silenzio,
Solamente per lavare.
Sì, tempo di marea.
C’è dove.
Primo. Passiamo fra l’erba in silenzio frai cespugli.
Frusciare! Un gabbiano. Gabbiani. Lontani richiami. Venendo, lontani!
Finisce qui. Noi allora. Finn, again!
Prendi bassoffite, memepiùme! Fino a tumandatè. Lps.
Le chiavi per. Date!
Una via un solo un ultimo un amato un lungo il
fiumescorre, passata la chiesa di Eva ed Adamo, dall’improvviso curvarsi della costa lungo la baia, ci porta attraverso un più comodo vico di ricircolazione indietro a Howth Castle e dintorni.
Ma fra “il” e “fiume scorre” torniamo indietro di 12 anni, dal 1938 al 1926, al passaggio d’apertura di pagina 3 del libro pubblicato, composto con deliberata anticipazione di quei 12 anni, con questa immagine di chiusura rotta nel mezzo del discorso.
“Howth Castle e dintorni e HCE il marito-padre di Anna, Humphrey Chimpden Earwicker ed anche geograficamente il castello sulla collina di Howth dove il Liffey incontra il mare, non molto lontano dalle colline di Wiclow dove ha la sua origine prima di girare circolarmente verso sud, ovest, nord e di nuovo est.
La chiesa di Adamo ed Eva si trova al centro di Dublino.
(La maggior parte delle note sono di Roland McHugh “annotazione su FW” [McH] o commenti di Joyce [JAJ]. “FDV” è la “First draft version” di Hayman (prima stesura), ora online.
JAJ: “Sto cercando di raccontare la storia questa cappella di famiglia in un nuovo modo. Il tempo ed il fiume e la montagna sono i veri eroi del mio libro. Anche se gli elementi sono esattamente quelli che potrebbe usare qualsiasi romanziere: uomo e donna, nascita, infanzia,
notte, dormire, matrimonio, preghiera, morte. Non c’è niente di paradossale in questo. Sto solo cercando di costruire molti piani narrativi con un singolo proposito estetico”.
La sezione successiva enumera apparentemente I temi principali di FW, incarnati specialmente nei personaggi del libro della Genesi, i Vangeli, Tristano ed Isotta, San Patrizio, CS Parnell (“l’incoronato re d’Irlanda”) e Jonathan Swift:
Sir Tristram, violer d’amores, da sopra il breve mare,
è passancora riarrivato dal Nord Armorica
a questa parte del breve istmo dell’Europa Minore
per combattere fiermante la sua guerra penisolata:
Come ALP è rinata in sua figlia Isobella, così HCE rinascerà come Tristramo, che è apparentemente stato in esilio ma che ora (o piuttosto, non ancora, pas encore) ritorna trionfante.
JAJ: “Sir Amory Tristram primo conte di Howth cambiò il suo nome in Saint Lawrence, b in Brittany (North Armorica)”
né ebbe rocce di sopraseghe nella corrente dell’Oconee
Esagerando loro steffi ai gorghi della contea di Laurens
Mentre venivano dublindo i loro mimperi tutto il tempo:
La “città sorella” di Dublino, Georgia, USA è nata lungo le rive del fiume Oconee, probabilmente un’immagine di Tristram che è con buon esito in esilio.
Né svociato da sfuocato urlò rabbiosamente misce misce
Per battezzo tusepatrizio
Dio ispira/battezza Mosè Patrizio Gesù.
JAJ: “La fiamma del cristianesimo alimentata da san Patrizio durante il sabato santo nonostante il divieto regale”.
JAJ: “Urla rabbiosamente: la risposta del fuoco di torba della fede alle parole vacue dell’apostolo”.
Non ancora anche se dopo la selvaggina,
ebbe scambiato con una pelle di capretto un vecchio mite Isacco:
Il figlio rovescia il padre, Giacobbe inganna Isacco, Parnell soppianta Isaac Butt.
non ancora, anche se tutti giocano in vanezza,
erano sosie sorelle incazzate dueuni nathanjoe.
Jonathan Swift portato in basso dall’affetto diviso di due Ester, soprannominate Stella e Vanessa.
Facendo fermentare un barile di malto di papà Jhem o Shen hanno fatto la birra con la luce ad arco
Noè ed i figli fecero il vino dopo il diluvio (e Cam vide suo padre nudo)
La fine rorida all’arcobalano stave per essere vista tuttattorno sulla faccia d’acqua.
Patto di Dio con Noè.
FDV: bad luck -> worse luck -> bloody end -> rory end
FDV: cattiva fortuna peggiore fortuna fine sanguinosa/maledetta fine rorida
JAJ: “Alla fine dell’arcobaleno ci sono rugiada e il colore rosso: fine sanguinosa per la menzogna in aglo-irlandese = nessuna bugia”.
JAJ: “quando tutta la vegetazione è coperta dall’alluvione non ci sono sopracciglia sulla faccia del mondo acquatico”.
(Questi temi sono probabilmente in ordine cronologico inverso: da pace a bere a sesso a rovesciare a esilio e ispirazione e ritorno.)

La caduta [*] di un vecchio padre una volta sobrio è narrata prima a letto, poi nella vita attraverso tutta la poesia trobadorica cristiana.
La grande caduta del muro esterno implicò con un preavviso così breve il ribalton di Finnegan, uomo d’antica solidità, che la sua stossa testacolle ovale manda prontamente un inquisitore bene ad occidente alla ricerca dei suoi diti di piede saltellanti, e il loro punto e spazio di bica voltallalto è alla sconfitta nel parco in cui le arance sono state lasciate arrugginire sul verde finché illividì il primo amato devlino.
HCE ha subito una caduta che lo ha trasformato nel paesaggio intorno a cui sorge Dublino.
[*]È un parentetico tuono di cento lettere:
(bababadal-gharaghtakamminarronn-konnbronntonnerronn-tuonnthunntrovarrhoun-awnskawntoohoohoordenenthurnuk!)
Il colpo di tuono era l’immagine di Gianbattista Vico della rinascita del ciclo della storia, spaventando i promiscui giganti preistorici dei campi in terrificati domestici delle grotte.
FW ha dieci di queste parole-tuono, ciascuna con un tema dominante contenente sillabe di molte lingue, qui ci sono molte parole per tuono: karak (Hindi), kaminari (Japanese), brontao (Greek), tonnerre (French), tuono (Italian), trovao (Portuguese), aska (Swedish), tordenen (Danish), tornach (Irish)
Saltando un paragrafo e iniziando a tagliare frasi:

Campomaestro Finnegan, dalla mano stremolente, vissuto più ovvio modo immaginabile e durante potenti anni dispari ammucchiò construnzioni supra construnzioni sulle rive dei diumi lungo il Soangso.
HCE al suo apice è stato un costruttore di città.
Con una grande cazzuola in mano e avoriolati grembioli che lui abitacolarmente amacchiava, come Haroun Childeric Eggeberth avrebbe caligolato per moltiplicabili la tuttitudine e la maltitudine finché vacillava per la luce vivida del liquore da cui nacquero i gemelli, il suo capolavoro da cervello fino di altri giorni alzarsi in mattonaggine svestita ben eretta (gioia di granito!) un muro solido di panorama cielico di altezza interamente terrificante, erigersando da qui al nulla celescalando le imalaia e tutto, ierarchitettitoplofticalmente, con un roveto ardente babbiando la sua babbella torre e con ladron di legature schiccherando e tomblando secchiato raggrumaggiando giù.
Quale fu la causa che portò a quel tragodico giorno tuonante questo affare municipale peccaminoso? Potrebbe essere stato un mattone malcotto, come dice qualcuno, o potribbe essere dovuto a un collusso delle sue promesse precedenti, come altri sostengono. (Si estandono, per ora, mille e una storia, tutte raccontate, dello stesso [fotto]).
Ma… Impallidisce avvisando Phil che sta pieno col gomito alzato. Il suo sentirsi intontato, il suo spatolone venga scosso. (Naturalmente c’era un muro in erezione) Din! Codde dalla scala. Don! E morse. Dan! Mastabatomba, masturbatana, quando un molo flice il suo liuto tutt’intorno. Da vedere in tutto il mondo.
Come Finnegan nella canzone “Finnegan’s wake” è caduto dalla scala/muro/edificio mentre era ubriaco. La veglia (funerale) è ugualmente riattata dalla canzone:
Scizzo? Dovribbe! Macool, Macool, o perch’è morto? In un mattinassetato? Singhiozzi e sospiri alla veglia crissormessa di Fillagain (Riempiancora), Tutti i tifosi della nazione, prostrati nella loro costernazione e nella loro duodecimale profusiva pletora di ululati, c’erano anche piombi e grumi e cerasi e citroni e racìni e cinemini. E tutti stavano in grande sciovialità. Oga e Magoga e tutti tutti sgroga…
Ciapa quel dolsino, stapa quea bira! Se senterà mai in tutilmondo de novo tanto casino? Coi loro depprofondi e i polverosi violini. Lo stesero sul letto tutto lungo all’albabruna. Con un boccaglio di viski ai piedi. E una carriola di guinness sotto la testa. Scupola il tutale del fluido che fluisce dai fluati, Oh!
…Da Cappellisolda a Baglivoborgo o da tonnocenerato e barronato o da Comprarive a Intornallatesta o dal piede del conto all’occhio d’irleglinto s’estese calmo. E tutte le strade (un corno!) dal fiordo al field i suoi obobi di ventobaio lo gemeranno per tutte le rocce intorno (hoahoahoah!) in nuotnuotavanuota e tutta la lungavvita notte ,la lunga valle malculata notte, la notte delle carpanelle, il suo flautondeggiare in arditi trochei (O carina! O carina!) lo svegliano…
E il cadavere di HCE diventa il cibo distribuito alle prefiche.

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